Chi siamo

L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento in favore dei propri associati, i loro familiari o di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati.

Le attività essenziali per il diretto raggiungimento dello scopo sono:

  • L’organizzazione di incontri, dibattiti, convegni, proiezioni, mostre ed altri eventi di promozione culturale;
  • L’organizzazione di spettacoli teatrali e di attività di educazione alla recitazione;
  • La realizzazione e la diffusione di pubblicazioni periodiche e non periodiche;
  • L’organizzazione di ritiri spirituali;
  • La promozione di gite, escursioni, visite a luoghi di fede e di cultura, mostre e musei ed
  • altri eventi culturali, organizzate da operatori del settore.

In diretta attuazione degli scopi istituzionali, l’Associazione potrà inoltre:

  • Curare e gestire spazi ricreativi messi a disposizione dalla Parrocchia;
  • Organizzare eventi di vario genere finalizzati alla raccolta di fondi;
  • Effettuare erogazioni caritative;
  • Collaborare alle attività sociali promosse dal Consiglio di Quartiere 5 o da altre strutture pubbliche o private del comprensorio Fiorentino o dalla Caritas Parrocchiale;
  • Utilizzare l’opera volontaria e gratuita dei propri associati per la realizzazione delle iniziative associative;
  • Organizzare eventi ricreativi, sportivi, gare, tornei, feste e manifestazioni;
  • Creare occasioni di incontro fra le varie componenti della Parrocchia o del comprensorio fiorentino.

L’associazione non dispone limitazioni con riferimento alle condizioni economiche e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all’ammissione degli associati e non prevede il diritto di trasferimento a qualsiasi titolo della quota associativa.
L’associazione fa parte della Rete di Solidarietà del Q5 – Comune di Firenze ed è iscritta formalmente all’elenco delle associazioni del Terzo Settore della Regione Toscana.
L’associazione può esercitare, a norma dell’art.6 del Codice del Terzo Settore, attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo criteri e limiti definiti con apposito Decreto ministeriale. La loro individuazione sarà successivamente operata da parte dell’Organo di Amministrazione.
L’Associazione può esercitare anche attività di raccolta fondi, a norma dell’art.7 del Codice del Terzo Settore, attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura non corrispettiva al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale e nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e con il pubblico.

Di seguito gli ambiti prioritari di intervento del settore:

  • Assistenza e promozione della qualità della vita delle categorie socialmente svantaggiate
  • Implementazione delle attività volte all’integrazione e alla coesione sociale.

I progetti che abbiano l’obiettivo di fornire soluzioni per il raggiungimento di questi risultati dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • Individuare un numero congruo di destinatari rispetto alle risorse da impiegare;
  • Individuare nuove modalità di realizzazione di percorsi di crescita civile dei destinatari attraverso la promozione di attività culturali e di formazione che possano produrre risultati verificabili in termini di ricaduta su territorio con indicazione delle metriche di valutazione adottabili per le verifiche;
  • Individuare modalità di reinserimento delle persone svantaggiate collegandosi anche a quanto previsto per lo svolgimento del “Servizio Civile” o della restituzione di tempo alla comunità per tutti quelle persone che usufruiscono del “Reddito di Cittadinanza”;
  • Sostegno a quelle iniziative che siano in grado di sviluppare soluzioni efficaci alle problematiche legate al “durante noi” e al “dopo di noi”;

Saranno valutati con particolare attenzione tutti quei progetti che avranno come scopo la progettazione di risposte al problema della cura e dell’accompagnamento in percorsi di autonomia delle persone con disabilità.
Una particolare attenzione sarà rivolta alle iniziative che hanno alla base la progettazione di soluzioni per affrontare le problematiche del “dopo di noi” con la realizzazione di strutture di residenzialità sostenibili.

Attività di sostegno alle famiglie con azioni volte a dare una risposta alle nuove povertà:

  • Sostegno alle iniziative per favorire la conciliazione maternità e lavoro;
  • Sostegno alle famiglie per la ricerca di soluzioni abitative adeguate;
  • Sostegno alle famiglie per l’accesso a servizi culturali e sportivi;
  • Sostegno alle famiglie nell’informazione sanitaria