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Marco 12, 32-33: “Allora lo scriba gli disse hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici.”.
La nostra Parrocchia è sempre stata sensibile alle necessità delle persone bisognose, la Caritas con il suo Centro di Ascolto segue varie situazioni fornendo generi di prima necessità, vestiario, assistenza legale, e molti altri servizi.
I gruppi missionari lavorano per le nostre missioni.
Dallo scorso febbraio con il COVID i bisogni raccolti dal Centro di Ascolto Caritas sono molto aumentati per questo a luglio il Consiglio Pastorale ha deciso di far riconoscere l’Associazione Il Colle dalla Regione Toscana, così da poter partecipare ai bandi regionali e delle fondazioni che mettono risorse a disposizione del terzo settore per aiutare le famiglie in difficoltà.
Lo scorso luglio l’Associazione Il Colle è stata riconosciuta come Associazione di Promozione Sociale, ottenendo 16.000 euro dalla Regione Toscana. I fondi sono stati totalmente utilizzati dalla Caritas e regolarmente rendicontati.
Ad oggi sono 65 le famiglie stabilmente aiutate dall’Associazione e poiché aderiamo alla Rete di Solidarietà del Q5 siamo coinvolti nel progetto Re-Start del Comune di Firenze che ci ha affidato altre 26 famiglie. Il Comune provvede all’acquisto di generi alimentari per le famiglie assegnate e ci chiede di distribuire i beni acquistati. E’ un impegno notevole che pur con le dovute cautele igieniche non è mai cessato.
Per portare avanti questo servizio abbiamo la collaborazione di oltre 100 volontari.
Le persone del Centro di Ascolto incontrano tutte le persone che bussano alla nostra porta, identificando le loro necessità, cercando di fornire la massima assistenza. Si tratta di famiglie che abitano nel territorio della nostra Parrocchia. Altri volontari si occupano di andare a ritirare le derrate alimentari (verdura, pane, ecc.), altri si occupano di preparare durante la settimana le varie ceste, una per famiglia, altri si occupano del vestiario (raccolta, cernita e distribuzione), altri seguono il magazzino, altri della raccolta dei libri scolastici usati e della loro distribuzione, così come della cancelleria, altri seguono i bandi, l’amministrazione, l’assistenza legale (e sicuramente dimentico alcuni servizi).
Aiutare il proprio prossimo è un’attività complessa, che non può e non deve fermarsi al solo aiuto per poter portare qualcosa in tavola. L’incontro con le necessità degli altri ci costringe a considerare le complessità e la fatica che ci siamo costruiti nel nostro modello di vita. La povertà non è solo mangiare, è anche far fronte alle mille esigenze quotidiane, all’importanza di potersi costruire un futuro, di poter accedere a un’istruzione inclusiva ed efficace, di poter sviluppare una propria strada lavorativa: questa è l’esperienza più forte e impegnativa, soprattutto dal lato emotivo, che ci coinvolge nell’atto di aiutare.
Dobbiamo seguire l’insegnamento di Papa Francesco, FRATELLI TUTTI.
Ci piace raccontarvi alcune storie che incontriamo quotidianamente e che vorremmo aiutare in modo ancora più importante di quanto non stiamo facendo, sarebbero decine:

il padre singolo di due figli che ha improvvisamente perso il lavoro e che da Agosto non riesce più a far fronte agli impegni presi, come l’affitto di casa e ne è devastato

la madre abbandonata con due bambini che, nella solitudine, ha vissuto per mesi in casa senza impianto di riscaldamento, staccato dal fornitore per insolvenza e riallacciato solo a costo di un notevole esborso economico

le famiglie numerose e la loro difficoltà nel sostenere le spese scolastiche dei figli; la malattia e la disabilità dimenticata da troppi: in una delle nostre famiglie amiche, uno dei figli non va a scuola per assistere la sorella disabile psichica

la gioia e il sorriso dei bambini quando ricevono un peluche, un puzzle o un libro.

Potremmo raccontare un’emozione per ognuna delle famiglie che vengono da noi e che, malgrado il poco che riusciamo a fare, ci sono tanto riconoscenti.
Purtroppo non riusciamo a coprire molte delle richieste, quali

  • il pagamento di bollette, affitti, rette scolastiche per mancanza di risorse;
  • le necessità abitative di coloro che sono sotto sfratto;
  • l’offerta di posti di lavoro.

ABBIAMO NECESSITÀ DELL’AIUTO DI TUTTI

Per tutti noi che ci impegniamo direttamente in questa avventura, malgrado tutto così gratificante, è uno stimolo a fare meglio. Ma vorremmo dirvi anche che sentiamo la nostra comunità che ci sostiene, ed è un bel sentire.
Parrocchia San Francesco e Santa Chiara, Caritas e Associazione il Colle APS